Geschichte
Der aus Bologna stammende Ingenieur und Architekt Angiolo Mazzoni wurde mit den Projekten für den Umbau des Bahnhofs betraut. Er prägte den Stil von Post- und Bahngebäuden während der faschistischen Epoche Italiens. Zu seinen besten Projekten meiner Meinung nach zählen der Postamt in Saubadia und dr Bahnhof in Siena. Trento hatte bereits einen Bahnhof, der während der österreichischen Verwaltung 1859 gebaut wurde und die faschistische Regierung beschloss, ihn zu modernisieren um die städtebauliche Prägung des Regimes hervorzuheben. Bereits 1932 die Idee, den Bahnhof in einem italienischen Stil zu renovieren. Stahlbeton war zu damaligen Zeit eine moderne Bautechnik die auch zum Einsatz gekommen ist. Das Ergebnis war ein massives, lineares Gebäude mit einfachen, kahlen Oberflächen, grossen Räumen und Fenstern und einem Eingang, mit einer Reihe identischer Türen. Das Ziel war den praktischen und funktionalen Aspekt des Bahnhofs hervorzuheben. Das war typisch für alle Gebäude, die während der faschistischen Ära gebaut wurden. Während des Zweiten Weltkriegs wurde das Gebäude mehrmals bombardiert und verursachte schwere Schäden. Von 1946 bis 1949 wurde der Bahnhof restauriert. 1950 wurde die Eingangshalle mit Mosaiken von Cesarina Seppi bereichert, die Berufe und Handwerke darstellen.
Umbau
TGR Trento berichtete am 01.07.2021 über den Umbau des Bahnhofs der 25 Mio. Euro kosten wird und 2025 abgeschlossen werden soll. Der Grund des Umbaus ist die Winterolympiade der 2026 in Italien stattfinden soll. Deswegen haben die hier gezeigten Bilder einen historischen Wert. Sie zeigen den Bahnhof der nach 1949 scheinbar noch nicht renoviert wurde mit vielen Details von früher. Viele Säulen werden mit Eckwinkeln gegen den Verfall abgesichert, was auf einigen meinen Bildern zu sehen ist. Mal sehen welche Elemente nach 2025 erhalten bleiben. Ich sehe voraus dass nicht viele, weil die Italiener diesen Baustil Razionalismo italiano als nichts besonders wertvoll und interessant betrachten. In dem TV Bericht von TGR Trento gab es kein Wort, dass der Still der damaligen Zeit erhalten bleiben soll. Nur die Aussenform von dem Hauptgebäude wahrscheinlich wird an den Bahnhof von 1936 erinnern.
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Storia
All’ ingegnere e architetto Angiolo Mazzoni, originario di Bologna, furono affidati i progetti per la trasformazione della stazione, plasmando lo stile degli uffici postali e degli edifici ferroviari durante l’era fascista italiana. Secondo me i progetti migliori sono l’ufficio postale di Saubadia e la stazione ferroviaria di Siena. Trento aveva già una stazione ferroviaria costruita durante l’amministrazione austriaca nel 1859 e il governo fascista nel 1932 decise di ammodernarla per sottolineare il carattere urbanistico del regime, rinnovandola in uno stile più italiano. A quel tempo il cemento armato era una moderna tecnica di costruzione che veniva anche utilizzata e il risultato è un edificio massiccio e lineare con superfici semplici e spoglie, ampi ambienti, finestre e un ingresso con una serie di porte identiche. L’obiettivo era quello di sottolineare l’aspetto pratico e funzionale della stazione, tipico di tutti gli edifici costruiti in epoca fascista. Durante la seconda guerra mondiale l’edificio fu bombardato più volte causando gravi danni. Dal 1946 al 1949 la stazione fu restaurata e nel 1950 l’atrio fu arricchito con mosaici di Cesarina Seppi raffiguranti vari mestieri.
Modifica
TGR Trento ha comunicato il 1° luglio 2021 a proposito dei lavori di ristrutturazione della stazione, che costeranno 25 milioni di euro e dovrebbero essere completati nel 2025. Il motivo della conversione sono le Olimpiadi invernali che si terranno in Italia nel 2026. Pertanto, le immagini qui mostrate hanno un valore storico. Mostrano la stazione ferroviaria, che apparentemente non è stata ristrutturata dopo il 1949, con molti dettagli del passato. Molte colonne sono protette dal decadimento con staffe angolari, che possono essere viste in alcune delle mie foto. Vediamo quali elementi rimarranno dopo il 2025. Prevedo che non molti, perché gli italiani non considerano questo stile architettonico razionalismo Italiano particolarmente prezioso e interessante. Nel servizio televisivo del TGR Trento non è stato menzionato che si dovesse conservare lo stile di allora. Solo l’esterno dell’edificio principale ricorderà probabilmente la stazione del 1936.
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